Vive tra identità diverse, e teme oltre ogni cosa l'averne una sola. O avere una sola lingua madre. O avere una sola professione. O un solo paese amato. È affascinato dai traditori, anche se poi, visti a vicino, sono così deludenti.nnHa due grandi categorie di nemici: il gigione, e l'impiegato weberiano, « sine ira et studio ». Le due categorie si condensano nell'intellettuale: angelo sempre risentitamente decaduto, povero essere dilaniato tra l'impotenza di fronte alla realtà e l'onnipotenza del segno, piccolo borghese intrinseco, tutto testa che sogna con la testa di essere tutto pancia. Questo male culmina nel prof, il cui tratto distintivo è 'la carnagione moralmente rosa' (Kracauer). Come è ovvio da ciò che precede, è stato ed è prof, in Italia, in Francia, negli USA. Si è occupato di sociologia militare, di epistemologia dei metodi qualitativi, di suicidi collettivi e comunità morenti, di istituzioni totali e sette, di socializzazione primaria, di corporeità, di logiche del setting psicoanalitico, di folie à plusieurs, di leadership carismatica, di pensiero visivo e di immaginario sia individuale che collettivo. E' affascinato dal riprodursi dei sistemi sociali, dalla straordinaria quantità di obbedienza spontanea che essi riescono a garantire. Predilige tutto ciò che fa da cerniera tra l'individuo e il sociale.