Vive tra identità diverse, e teme oltre ogni cosa l'averne una sola. O avere una sola lingua madre. O avere una sola professione. O un solo paese amato. È affascinato dai traditori, anche se poi, visti a vicino, sono così deludenti.
Ha due grandi categorie di nemici: il gigione, e l'impiegato weberiano, « sine ira et studio ». Le due categorie si condensano nell'intellettuale: angelo sempre risentitamente decaduto, povero essere dilaniato tra l'impotenza di fronte alla realtà e l'onnipotenza del segno, piccolo borghese intrinseco, tutto testa che sogna con la testa di essere tutto pancia. Questo male culmina nel prof, il cui tratto distintivo è 'la carnagione moralmente rosa' (Kracauer).